sabato 1 dicembre 2012

Divenire un Drago: uno Studio Tecnologico Trasversale

Divenire un Drago è una perfomance mixed-reality tra l’anno di Esperienza di Vita Reale richiesta alle persone transgender al fine di ricevere l’autorizzazione alle operazioni chirurgiche di riassegnazione del genere sessuale e di un'esperienza parallela di un anno di Esperienza in Second Life per attuare un’operazione di riassegnazione di specie. Per la performance l'autrice, Micha Cárdenas, ha vissuto 365 ore immersa nell'ambiente 3D on-line di Second Life con un casco dotato di display, vedendo quindi il mondo fisico solo attraverso video-feed e usando un sistema motion-capture per mappare i movimenti e trasmetterli in Second Life. L'istallazione prevedeva inoltre una proiezione stereoscopica a favore del pubblico. Una patch Puredata è stata usata per processare la voce umana e creare la voce del drago virtuale. Durante l'anno di ricerche per la realizzazione del progetto, l'autrice ha condotto nella vita reale la terapia ormonale sostitutiva e scritto poesie e prose sull'esperienza che è stata poi ripresa dalla performance Divenire un Drago. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione di Christopher Head, Elle Mehrmand, Kael Greco, Ben Lotan e Anna Storelli.

In "Epistemology of the Closet", Eve Kosofsky Sedgwick utilizza l'analisi queer per introdurre elementi di instabilità nell'episteme occidentale. Sedgwick suggerisce che: "Molti dei principali nodi del pensiero e della conoscenza occidentale sono strutturati - anzi, fratturati - da una cronica, ormai endemica crisi della definizione di omo/eterosessualità... come se virtualmente la comprensione di ogni aspetto della cultura occidentale resti, non solo incompleta, ma danneggiata nella sua sostanza centrale nella misura in cui non riesca a incorporare un'analisi critica della moderna definizione di omo-eterosessualità".

Allo stesso modo l'autrice e artista Sandy Stone afferma che il corpo transessuale e l'esperienza aprono nuove possibilità di conoscenza. Secondo Stone "qui, ai confini del genere, alla fine del ventesimo secolo, col traballare dell'egemonia fallocratica e delle presuntuose assunzioni di origine eteroglossica, troviamo le epistemologie della maschile pratica medica bianca, la rabbia delle radicali teorie femministe e il caos della esperienza vissuta di genere sul campo di battaglia del corpo transessuale". Ci sono due linee su cui Divenire un Drago è stata condotta, Divenire e Miscelare, al fine di capire come nuovi generi e nuove sessualità possano aprire nuove possibilità epistemologiche.




L'approccio è stato ispirato dall'opera di Deleuze, Two Regimes of Madness. In essa Deleuze afferma che "uno dei principali obiettivi della schizoanalisi sarebbe quello di guardare ad ognuno di noi in base alle linee incrociate che sono quelle del desiderio stesso: non-figurative linee astratte di fuga, cioè deterritorializzanti". L'approccio che Deleuze descrive è legato alla nozione proposta da Felix Guattari della trasversale, della ricerca cioè di linee di pensiero che incrociano altre linee astratte, un'idea che è stata ripresa da molti pensatori contemporanei, come il teorico dei media digitali Anna Munster che, nel suo libro Materializing New Media, propone e avvia “l'idea degli studi tecnologici trasversali" come alternativa a "un percorso interdisciplinare lanciato da discipline prestabilite quali media e studi culturali", al fine di "comprendere la cultura digitale come una serie di linee diagrammatiche" e delle loro "intersezioni... e inflessioni". Nel campo dell'esperienza transgender si desidera applicare gli studi trasversali tecnologici alla ricerca di nuove rotte e semi-cause che incrocino strati multipli di tecnologia.

Con Divenire un Drago si è cercato di esplorare due distinti strati materiali di tecnologia, Mondi Virtuali e Biotecnologie, entrambi i quali possono essere inquadrati nell'ambito delle tecnologie di trasformazione. Da questa prospettiva, si possono prendere in considerazione nuove similitudini e progressioni, distinte dalla storica analisi temporale o dall'analisi incentrata sugli sviluppi tecnologici. Considerando varie componenti del divenire - esperienze corporali, sociali, psicologiche, sessuali - mondi virtuali e biotecnologie sono accomunati dall'avere un'unica, condivisa e forte risonanza.

Altra linea di analisi che si desidera esplorare attraverso questi due strati di tecnologia riguarda il tracciare l'operazione di miscelazione tra i due. Attraverso la miscelazione delle realtà e degli attributi fisici di genere, quali gli ormoni, l'emersione di attriti e armonie, la resistenza del corpo originario al cambiamento, le nuove possibilità di espressione sessuale e la disfunzionalità della nuova configurazione in un sistema che presuppone distinzioni chiare.

Inoltre, la qualità di questa conoscenza richiede di essere a sua volta esaminata. Se la conoscenza si basa su un approccio fenomenologico, basato su osservazioni personali, come verrà poi decentrato e destrutturato dal soggetto in transizione? Se il soggetto transgender è in una transizione costante, che senso ha l'affermazione "Io vedo X" quando l'"Io" è cambiato dall'inizio della dichiarazione alla fine della stessa? E quali altre possibilità di conoscenza può condurre l'approccio transgender agli studi tecnologici o alla produzione di media sperimentali? Si esplorerà quindi l'approccio dell’ Electronic Disturbance Theater per generare nuovi sistemi epistemologici, chiamati "Scienza degli oppressi", rivolti a riconsiderare come la conoscenza venga prodotta e strutturata secondo un sistema di valori e perseguendo il suo interesse.


Traiettoria del Divenire, Tecnologie di Trasformazione

L'obiettivo di questo lavoro non è quello di sostenere che il soggetto transgender abbia una posizione privilegiata e accesso da una conoscenza unica. Piuttosto, l'obiettivo è inquadrare il desiderio transgender, sia individuale che collettivo, e come esso possa diventare un elemento utile nell'indagine epistemologica per rivelare nuove informazioni attraverso l'organizzazione di nuovi dati. Una linea di investigazione che ha spinto Divenire un Drago è l'analisi di varie tecnologie utilizzabili in un processo di divenire. Questa strada nasce dal desiderio di iniziare un percorso di trasformazione transgender che coinvolga il corpo e la vita di Micha. Seguendo questo desiderio Micha si è spinta nell'esplorazione delle possibilità cui poteva avere accesso. Ha scoperto che mondi virtuali e biotecnologie, in particolar modo le tecnologie mediche utilizzate nel cambiamento di genere, come la chirurgia e gli ormoni, promettono di poter mutare in qualcos'altro, mediante un nuovo corpo e una nuova vita.

La topologia epistemologica del divenire è stata basata su una radicale inconoscibilità del futuro. Nel caso specifico del divenire, non si riesce mai a cogliere pienamente la realtà dell'essere a venire, i suoi dettagli e le sue sfumature, che si manifestano solamente attraverso l'esperienza vissuta. La decisione di diventare qualcos'altro, diverso da quello che si è nel momento presente, non può che essere basata sulla conoscenza limitata della speculazione informata. Per le persone transessuali e trangender, ciò è particolarmente evidente nel processo di decisione di cambiare il proprio genere o il proprio corpo. Eppure, si viene richiesto di prendere una decisione su come agire, su cosa diventare.

Mondi Virtuali come Prototipizzazione Rapida

I mondi virtuali come Second Life offrono una nuova possibilità epistemologica, non un superamento di quello che Sedgwick chiama "incommensurabilità bruta" dell'inconoscibilità del futuro, ma una sorta di prototipizzazione rapida, una limitata conoscenza, con la possibilità di creare una versione di prova che fornisca alcune informazioni riguardo all'oggetto del prototipo, ma non una completa conoscenza dello stesso.

Nei Multi-User Virtual Environments (MUVE), si ha la possibilità di testare un nuovo corpo, un nuovo tipo di capelli o un nuovo genere in un mondo sociale in cui si utilizza un'immagine visiva di quel nuovo corpo. Come con altri tipi di prototipizzazione rapida, quali sistemi di grafica o fabbricazione tridimensionale, le versioni di test hanno dei limiti. Chiaramente, pur sperimentando un nuovo genere, colore di capelli o specie, nel MUVE si è liberi delle conseguenze sociali e dei rischi psicologici che una sperimentazione nella propria vita di tutti i giorni comporterebbe. Eppure c'è un effetto da prendere in considerazione, si può provare qualcosa nel MUVE per poi trovare più facile riaffrontarlo nella propria vita quotidiana. Valutare le reazioni sociali di altri utenti del MUVE può dare un piccolo assaggio o un'idea di quelle che sono da aspettarsi dal mondo fisico. Ma ciò può anche illustrare l'ennesimo caso di  autentica incommensurabilità del divenire, perché, anche in un MUVE, la conoscenza è guadagnata solo riguardo al test o all'esempio. E’ solo un test. Per la definizione stessa di tale sperimentazione, i riverberi riguardo a tutta la propria vita, privata e pubblica, non possono essere scoperti.

La nozione di prototipizzazione è alla base di fenomeni più ampi, come ad esempio dei movimenti Open Hardware. Massimo Banzi, coinventore della popolare piattaforma elettronica Arduino, scrive che "La filosofia Arduino è basata sul fare design piuttosto che parlarne... La prototipizzazione è al centro della via Arduino". Possiamo probabilmente aggiornare la nozione di "costruire il mondo che vogliamo" barrando edifici, cancellandoli e sostituendoli con dei prototipi: "costruire il prototipo del mondo che vogliamo". Così, tenendo chiaramente a mente che lo scopo è costruire questo nuovo mondo, rimane una grande quantità di test e sperimentazioni da fare per arrivarci. Un prototipo è diverso da un modello nella misura in cui un modello è diverso dalla realizzazione effettiva. Un prototipo materializza solo alcune delle qualità dell'oggetto che si sta creando. Questa strategia è particolarmente adatta alle condizioni sempre più mutevoli dell'economia postmoderna e del capitalismo globale e detiene anche un coefficiente di incertezza. Forse non siamo in grado di affermare a cosa il mondo che vogliamo debba somigliare. Considerando Second Life come uno spazio per la prototipizzazione di un nuovo mondo, possiamo chiederci: "Cosa succederebbe se le persone avessero la totale libertà di cambiare i loro corpi in qualsiasi momento?" In Second Life si vede parte della risposta a questo quesito osservando l'enorme quantità di commercio.

Oltre un milione di dollari passa di mano in mano in Second Life ogni giorno e in Second Life si possono acquistare capelli, occhi, pelle, genitali, anche una certa forma del corpo. Nonostante esista la possibilità di fare qualsiasi cosa di sé, molti utenti però semplicemente replicano le loro fantasie direttamente dalla loro vita fisica, quindi plasmandole come previsto dal post-contemporaneo capitalismo globale.

Calibrazione del Prototipo: i Limiti del Divenire Virtuale

I MUVE, come le tecnologie di trasformazione, offrono possibilità di divenire non disponibili nel mondo fisico. Nascono così nuove potenzialità nonostante si tratti solo di fantasie visive e uditive. Alcuni utenti di questi spazi stanno sviluppando nuovi corpi e nuove sessualità, al di là di ogni riduttiva configurazione LGBT. Si consideri la serie Post 6di Alphaville Herald. In questa serie lo scrittore e fotografo Bunny Brickworks trova "unici" gli avatar di Second Life e le fotografie in pose erotiche. In queste serie si possono osservare cyborg, neko, furie, vampiri e altro.

Proprio in questi casi, la logica della prototipizzazione aiuta a comprendere meglio questi concetti e come molti prototipi necessitino di uno schema di calibrazione e dati calibrati. Per la performance, il sistema di rilevazione dei movimenti aveva necessità di essere calibrato più volte al giorno, per permettere al software di recepire la portata e la direzione dei movimenti. La calibrazione implica l'inserimento di un set di dati noto nel sistema e del calcolo del grado con cui il sistema tende a differenziarsi rispetto alla posizione attesa. Nel caso del sistema di rilevazione dei movimenti si tratta di catturare la posizione di una serie di marcatori posti ad una specifica distanza uno dall'altro (240 mm) in un particolare pattern tridimensionale, e consentire al software di calcolare la posizione di ogni camera nella stanza in base a questi dati. Il grado con cui il software veniva decalibrato in poche ore, con le camere spostate dal punto in cui il software stesso si aspettava che fossero, era inaspettato e difficile da spiegare.

Analogamente, si è stampata una versione tridimensionale plastica dell'avatar drago, usando una stampante Dimension, che produce modelli in materiale plastico ABS, per esplorare un'altra tecnologia che permetta di sfocare e mescolare il fisico e il virtuale. Questa stampante è più adatta per la stampa di modelli in scala molto ridotta e richiede alcune modifiche al modello tridimensionale. Bisogna fare in modo che tutte le superfici abbiano un certo spessore, e non solo bidimensionale, e che il modello abbia una topografia continua in modo da essere stampabile in un unico pezzo. Similarmente, possiamo pensare a quali elementi consentano alla serie Post 6 di funzionare, primo tra essi che si gioca comunemente a presentare modelli standard eteronormativi. Tra le foto di Brickworks c'è una varietà di corpi ma molti di essi sono semplicemente corpi femminili stilizzati con seni enormi e fianchi piccoli, come capita che essi abbiano una testa da coniglio o una ricopertura da cyborg. I limiti della sperimentazione diventano chiari con una piccola calibrazione.




Durante la performance, Micha è stata invitata da un nuovo amico di Second Life a visitare un certo numero di club sessuali e dungeon S&M del mondo virtuale. In una occasione si è visitato uno di questi club e proceduto alla sua esplorazione. Dopo pochi minuti Micha è stata avvisata da un buttafuori che sarebbe potuta rimanere, ma solo fintanto che non avesse causato alcun problema. Pochi minuti dopo, una neko, ibrido gatto-donna, si è avvicinata per strisciare e ringhiare intorno a lei, con proposte sessuali riguardo ad attività che coinvolgevano le corna di Micha. Il buttafuori le ha dato un altro avvertimento. Micha aveva già capito che il suo soggiorno sarebbe stato breve, così ha deciso di spingere un po' i limiti e si è presa la libertà di ballare ad un palo disponibile. Dopo pochi secondi il buttafuori l'ha espulsa. L'espulsione svela i limiti della logica di Second Life. Ci sono molti diversi spazi eterogenei in Second Life che sono di proprietà e gestiti da persone diverse e molti hanno le proprie regole. Midian City, ad esempio, è un gioco di ruolo cyberpunk che si svolge su un area dove i draghi non sono ammessi perché non sono plausibili identità future. Allo stesso modo i draghi non sono i benvenuti nel club sessuale descritto prima perché rompono l'illusione, distraggono dal suscitare una scena apparentemente trasgressiva. "Il tuo mondo. La tua immaginazione," è il tecno-utopico slogan del marketing dei Linden Labs, ma è applicabile solo se sei il proprietario della land in questione o se trovi aree senza restrizioni adatte ai tuoi desideri, come ad esempio Desperation Andromeda, uno spazio per fantasie sessuali sci-fi con tentacoli e sesso alieno, esperienze da esplorare al di la dei limiti fisici della realtà. La sperimentazione sociale, visiva e incarnata in queste nuove configurazioni di genere e sessualità, può aprire la mente a nuove esigenze di vita quotidiana nel mondo fisico.




Potrebbe essere plausibilmente utilizzato un software di rendering 3D, o anche il disegno e la pittura, per creare immagini di un'identità. Al di là dell'immagine però Second Life offre una dimensione sociale a questa identità costruita in cui si percepisce il momento di essere "visto" dall'altro. Questa è una parte essenziale del divenire, il momento di interazione sociale, e il feedback di quando la concezione di sé di una persona è affermata e resa da altri è il momento del passaggio. Considerando le interazioni sessuali, questo momento di riconoscimento è reso ancora più potente, l'identità neocostruita non viene solo riconosciuta da un altro partecipante allo spazio sociale on-line, ma l'altro esprime una risposta emotiva all'aspetto, ai gesti o alla presentazione.


Intersezione tra Divenire Fisico e Virtuale

Durante la nona notte Micha è stata raggiunta da un'enorme drago tigrato e da una piccola volpe luminosa con ali di farfalla che le hanno raccontato della comunità Otherkin. Alynna Vixen si considera veramente come fosse una volpe e da una mano ad organizzare spazi per le persone Otherskin, luoghi sociali e una libreria di risorse e testi sul risveglio come Otherskin, sul Vampirismo e il Therianismo, simile alla Licantropia. Ha raccontato di aver scoperto all'età di sette anni di essere una volpe e che ha una coda fantasma che le provoca dolore quando ci si siede sopra. Per Alynna, Second Life è l'unico luogo dove possa rappresentare il suo "vero sé" e si dice disposta a cambiare la sua specie chirurgicamente in un secondo se fosse possibile. Considerando il rapido ritmo di avanzamento delle biotecnologie e delle emergenti pratiche di estrema body modification, sembrerebbe che le possibilità di avere una pelliccia e una coda non siano poi tanto lontane dalla nostra portata. Recentemente, su instructables.com, un sito web per la condivisione di informazioni tecniche sul fai-da-te, è stato pubblicato un articolo su come trasformare le proprie orecchie in orecchie da elfo. Questo è un esempio di body hacking e, data la grande popolarità della modificazione corporea, sembra che ci si stia solo continuando ad evolvere. Poiché queste trasformazioni fisiche diventano sempre più fattibili, i MUVE come Second Life possono essere visti sempre di più come un mezzo di prototipizzazione di nuove identità.



Identità Transreali, Intersezione tra Divenire e Miscelare

Forse incarnare interfacce è molto più importante di quanto possa sembrare, anche se agli avatar umani in Second Life sono spesso solo marionette, manichini o bambole da ventriloquo. Inoltre, l'esperienza perturbante del vedere un manichino ha una grande risonanza con Second Life. Viene proposta la nozione di transreale come avente forte rilevanza per l'epistemologia della transizione che riguarda sia mondi virtuali che biotecnologie. Quando si pensa all'esperienza perturbante di vedere qualcosa che sembra quasi umano, si innesca un meccanismo di spostamento dovuto a più letture simultanee. Allo stesso modo, pur non implicando che le persone trans siano meno che umane, le bambole e gli avatar sono forse più vicine a quanto di umano si possa ammettere, quindi l'esperienza di guardare una persona transgender o un avatar di Second Life contiene spesso la stessa caratteristica. Si guarda alla persona o all'avatar e, nel processo di identificazione, letture multiple del soggetto entrano ed escono dalla mente dell'osservatore. Molte persone transgender affermano di aver avvertito che questo processo era in corso nelle persone con le quali hanno interagito, si guarda alla persona transgender e si manifesta questo tipo di spostamento o di confusione, rilevabile chiaramente nella commutazione del linguaggio, "Signora, uhm, voglio dire, signore", o qualcosa di simile. Per alcune persone l'espressione transreale può derivare dall’identificazione con la natura queer, lo stare tra due estremi che la maggior parte delle persone pensano costituire la totalità ontologica di espressione di genere. Spesso alcune espressioni di genere sono viste come impossibili o al di fuori delle categorie e così lo spettatore cerca di leggere il genere di chi ha davanti come maschile o femminile. Ma  molti soggetti incarnano contemporaneamente generi diversi, il che in un certo senso è impossibile, fino a quando lo spettatore non ha risolto nella sua mente che chi ha davanti è transgender, queer o gay o che la rappresentazione di genere è falsa o meno reale della costituzione biologica.

Un'identità transreale è una identità che ha componenti che coprono molteplici realtà, molteplici reami di espressione, e spesso ciò viene percepito come un rapido spostamento o uno scintillio, come per un miraggio, tra molteplici letture contrastanti. Milioni di persone oggi hanno identità che hanno elementi significativi che coprono diversi livelli di realtà, compresi gli avatar di Second Life o di altri mondi virtuali. Molti, come succede in Otherskin o nelle comunità trans-specie, considerano queste identità virtuali come il loro "vero sé", più significative dei loro corpi fisici. Tuttavia, la nozione di transreale può essere vista come un sistema per sovvertire la nozione stessa di vero sé nel caso che il sé contenga molteplici parti che abbiano differenti valori di verità e diversi tipi di realismo. Uno studio condotto presso il Laboratorio di Virtual Human Interaction ad Harvard ha dimostrato che, dopo soli trenta secondi di utilizzo di un avatar "attraente", il comportamento della gente del mondo reale cambia. Questo è solo un esempio di una identità reale che viene modellata in parte da un mondo virtuale. Qualsiasi identità che sia in divenire può essere pensata come transreale, come esistente nel presente, ma con una componente potenziale, in stati multipli di realtà.

Secondo la dichiarazione di Baudrillard, "né reale, né irreale: iper-reale", ci si può muovere tra reale e irreale, esistere in molteplici realtà, mescolare le realtà ottendendo transrealtà. Le identità transreali destabilizzano i sistemi epistemologici che avrebbero privilegiato fenomeni reali come il corpo o le interazioni sociali del mondo reale, ed estendono il necessario campo di investigazione al virtuale, al digitale e ai mondi fantasy. Inoltre, le identità transreali possono essere utili a destabilizzare i protocolli contemporanei di biopotere, offrendo uno spazio per sviluppare idee, possibilità che possono portare a nuove esigenze di vita quotidiana che sono incompatibili con tali protocolli. Puoi vedere una persona, in piedi, ma puoi anche vedere il suo avatar, che esiste in un mondo con diverse possibilità; si può vedere il suo sé che è stato creato in un mondo differente e la fusione di queste possibilità nel suo desiderio e nella sua opera.


Ma questa nozione di transreale ha un significato ancora più ampio per la comprensione di fenomeni contemporanei. Per esempio, durante la performance Divenire un Drago, Micha ha usato la chat vocale in Second Life. I visitatori dello spazio reale potevano vederla ruotare la testa quando qualcuno entrava nella stanza virtuale e cominciare a parlare coi visitatori virtuali. In questo modo, ha ingaggiato spesso due o più conversazioni contemporaneamente, incluse quelle mediante finestre di chat testuali. Si poteva osservare questa esperienza come una iper-estensione dell'esperienza quotidiana che le persone hanno quando parlano con qualcuno faccia a faccia mentre inviano messaggi di testo dai loro cellulari, l'esperienza di gestione di identità multiple e di conversazioni contemporanee in più regni di spazio telematico o di strati multipli di comunicazione.




La Traiettoria della Miscelazione, nella Carne

La nozione di transreale è un esempio di intersezione tra divenire e miscelare, ma si può seguire una traiettoria per mescolare ulteriormente il tutto. Il corpo cui vengono somministrati ormoni, transgender o transessuali, può fornire un ulteriore chiave di lettura per considerare il transreale, cioè riferendosi ad un corpo con organi virtuali o organi in evoluzione. Nel corpo di Micha gli ormoni circolanti sono molecolarmente identici agli ormoni naturali, ma provengono da una pillola. I risultati sono cambiamenti fisici evolutivi, come ad esempio riguardo al seno, alla pelle e alla ridistribuzione del grasso fino a delineare un corpo femminile. Tuttavia, Micha ha un pene e forse il suo corpo non può essere definito femminile. Aumenta la sua conoscenza del suo corpo, la decidibilità sul suo genere sessuale diventa maggiormente accessibile, ma la miscelazione di attributi fisici maschili e femminili ne complicano la distinzione. Se qualcuno chiedesse se Micha sia un maschio reale o una femmina reale, o uomo o donna nella vita reale, MOF, come a volte viene chiesto tra gli utenti di Second Life, la risposta alla domanda non sarebbe semplice da dare e potrebbe essere descritta mediante molteplicità o simultaneità, una sorta di sfocatura transreale dei confini corporei.

Brian Massumi afferma, "quando un corpo è in movimento, non coincide con se stesso. Esso coincide con la sua transizione: è la sua variazione," e ciò è ancora più vero per un corpo in transizione. Mentre i corpi transgender sono in transizione per effetto degli sforzi volontari attuati per cambiarli, tutti i corpi non sono anch'essi in transizione riguardo a invecchiamento, evoluzione, crescita e usura?

Organi Parzialmente Formati, Miscelazione dei Sessi

Per quanto riguarda le biotecnologie, in particolar modo le tecnologie mediche che offrono oggi un certo grado di trasformazione, come la chirurgia, gli ormoni, i tatuaggi e molte body modification estreme, la decisione di attuarle si basa ancora su una conoscenza limitata e su congetture riguado al loro peso e alle loro conseguenze.

Sandy Stone scrive, "Nel transessuale come argomento possiamo trovare il potenziale di mappatura e riconfigurazione del corpo in un discorso di genere convenzionale e così distruggerlo, per sfruttare le dissonanze create da una giustapposizione di frammenti ed elementi ricostruttivi del genere organizzati in inaspettate geometrie." Un modo di esaminare la possibilità di creare nuovi generi attraverso la miscelazione è quello di immaginare il genere come un assemblaggio. Considerando prima le biotecnologie come ormoni sintetici, possiamo immaginare le caratteristiche di genere sessuale del corpo come risultato ampio dei livelli fisiologici di testosterone, estrogeni e progesterone. Dato che questi ormoni sono sostanze chimiche, forse l'operazione di miscelazione qui risulta piuttosto chiara, un'alchimia di genere sessuale. Nel corpo di Micha, durante la performance, opera una combinazione di estrogeni, testosterone e progesterone. Questa è modulata attraverso un apporto giornaliero di farmaci quali l'estradiolo, una forma di estrogeno, e spironolattone, un bloccante del testosterone. Prima della performance, in occasione dell'ultimo colloquio avuto da Micha presso un’endocrinologa, si è rilevato che il suo livello di testosterone era ancora in un range maschile, ma il livello di estrogeno non lo era. In sostanza, il suo sesso fisico potrebbe essere considerato durante la performance come qualcosa di diverso da maschio e da femmina, se i livelli ormonali sono la caratteristica principale di diagnostica.

Per esaminare questa operazione di miscelazione permessa dalle biotecnologie, Micha propone una discussione sul suo seno, sul suo seno destro per essere precisi. Nel periodo antecedente alla performance il suo seno destro ha iniziato a crescere più di quanto abbia mai fatto, e molto di più di quello sinistro. Come risultato esso è dolente, molto sensibile e ridà una nuova sensazione di massa. Come risultato di ciò Micha ha nuovi sentimenti e sensazioni che non ha mai avuto prima, non solo sensazioni fisiche di dolore e piacere dal suo stesso seno, ma anche nuove sensazioni in movimento, come il dolore al seno durante l'esecuzione di alcuni esercizi. Anche se ne ha sentito già in precedenza parlare da donne, vi è un'indescrivibile differenza nell'avvertire certe sensazioni in prima persona. Avrebbe potuto chiedere a molte donne prima di quella sensazione cercando di capire e raccogliendo tutte le loro diverse sensazioni, ma la sensazione reale della massa di carne che è una nuova parte del suo corpo giace in un vuoto incommensurabile di parole e frasi atte a descriverla. Oltre a ciò, la conseguente cascata di affetti e di idee circa la sua identità, il suo corpo e il potenziale di cambiare tutto, è come un flusso che si diparte da questa esperienza di dolore e piacere e arriva fino al suo capezzolo. Anche se tanto è stato scritto circa la parziale oggettificazione del seno, la pulsione orale e l'organo senza corpo, quello dell'organo parzialmente formato, nuovo, crescente, incompleto, che nel caso di Micha può essere un seno, potrebbe essere paragonato a qualcosa di molto più fantastico data la rapidità di avanzata delle biotecnologie?

Inoltre i piccoli seni in crescita di Micha facilitano il dispiegarsi di nuove interazioni sessuali tra lei e la sua compagna. Ella vuole toccarli e baciarli. Sa che sono incredibilmente sensibili e vuole dare piacere a Micha attraverso di loro. Inoltre, ha avuto rapporti quasi esclusivamente eterosessuali in passato e quindi questo nuovo desiderio sta emergendo in lei. Micha impara a godere di una nuova forma di piacere, ma questa nuova forma è anche il risultato di veri e propri cambiamenti nel suo corpo. I due elementi interagiscono e sono difficili da distinguere: quanto sta imparando nuovi stati affettivi di ricezione e quanto sta fisicamente sviluppando nuove interfacce per l'interazione sessuale? Quanto una forma di piacere può essere acquisita? Molti dei movimenti LGBT sono basati sul concetto che il desiderio sia innato, qualcosa con cui si è venuti al mondo, ma questa affermazione può minare l'operato e la capacità di cambiare consapevolmente il proprio corpo, reificare una nozione privilegiata di "reale" desiderio e "reale" corpo.

Preoccupazioni Epistemologiche, Operazione nel Campo della Fenomenologia

Gran parte della stesura delle informazioni derivanti dalla performance Divenire un Drago sono riportate da Micha e dalle sue osservazioni sulle esperienze sensoriali. Questo è un approccio fenomenologico che estrae conoscenza da gesti performativi e dall'esperienza quotidiana. Quali sono i limiti alla conoscenza che si ottiene?

Guardando alla fenomenologia, gli scritti del filosofo francese Maurice Meuleau-Ponty sono molto significativi, la sua opera ha cercato di superare sia l'empirismo che l'idealismo della filosofia occidentale, usando l'esperienza del corpo come un mezzo per superare i dualismi. Merleau-Ponty, nel suo libro Fenomenologia della Percezione, stringe un forte legame tra il corpo e l'indagine fenomenologica, impegnandosi in una sorta di epistemologia della carne. Egli afferma nel capitolo sul problema del corpo che "la costituzione del nostro corpo come oggetto... è un momento cruciale nella genesi del mondo oggettivo". In quanto tale, sembrerebbe che l'introduzione del corpo virtuale, o del soggetto transreale con un corpo distribuito tra la sfera reale e virtuale, invaliderebbe la fenomenologia come modalità di conoscenza. Eppure si è propensi a non limitarsi a respingere la fenomenologia, ma a riconoscere che si tratta di un orizzonte. Discutendo "Il corpo nel suo essere sessuale", Merleau-Ponty afferma: "Vi è nell'esistenza umana un principio di indeterminazione... l'esistenza è indeterminata in se stessa, a causa della sua struttura fondamentale, e in quanto questo è il vero processo con cui finora il senza senso ha assunto un significato." In ciò è possibile leggere un'ampliarsi delle possibilità per un corpo in transizione, un corpo che è oltre la nostra comprensione di questa realtà, un corpo che si trova ad essere il luogo di nuovi desideri sessuali emergenti.

La scrittrice femminista Bracha Ettinger si è occupata anche di sessualità e trans-soggettività. Ettinger osserva un'apertura nel lavoro di Merleau-Ponty quando scrive: "Merleau-Ponty articola uno spazio di rottura e deiscenza del Reale precedente alla biforcazione tra soggetto e oggetto, dove il punto di congiunzione è una 'frammentazione dell'essere' e un divenire o 'avvento della differenza' in un 'ingresso virtuale'" puntare al virtuale come spazio di potenziale che si incarna in spazi intersoggettivi così come i suoi bordi matriciali, lo spazio uterino dove madre e bambino sono indifferenziati. Probabilmente lo spazio corporeo può essere visto come uno stato estraneo alla distinzione tra soggetto e oggetto e consente un gioco di definizioni. Ma forse un differente set di strumenti diversi dalla fenomenologia è più adatto ad un artista transgender che cerca un prototipo del mondo che vuole vedere.

Scienza degli Oppressi

Non si sta proponendo che la conoscenza del divenire e del miscelare sia accessibile solo a soggetti in determinate posizioni, ma che sicuramente determinate posizioni del soggetto portano queste conoscenze alla ribalta, permettendo che vengano riconosciute, spingono alla formazione di un marginale set di esperienze e le conoscenze guadagnate da esse non sono più così marginali. L'Electronic Disturbance Theater (EDT) ha chiamato ciò Scienza degli Oppressi: "Possiamo immaginare il Teatro degli Oppressi di Augusto Boal, la Metodologia degli Oppressi di Chela Sandoval, la scienza tattica del Critical Art Ensemble, gli esperimenti pubblici di Natalie Jeremijenko e quanto l' Electronic Disturbance Theater ha inquadrato oggi come 'Scienza degli Oppressi'... Ogni gesto, diagramma, alternative forme sociali di vita e arte che cadono tra il noto e l'ignoto, tra la finzione e il reale, tra la scienza pulita e la scienza sporca, ciascuno con una lunga storia di epistemologia di produzione sociale che privilegia il punto di vista proletario, della moltitudine, i momenti del fai-da-te e di ricercatori autonomi che organizzano zone di test cognitivi, pratiche concrete come la speculazione e la speculazione come pratica concreta, alla velocità dei sogni."

L'EDT cerca di riimmaginare la produzione della conoscenza al servizio delle comunità oppresse e dei movimenti sociali, e di portare tale produzione dal basso verso lo status di scienza. La Metodologia degli Oppressi di Chela Sandoval ha sviluppato un insieme rigoroso di pratiche presenti tra le ispirazioni dell'EDT, e segue un buon approccio epistemologico. La Metodologia di Sandoval sembra ben adattarsi alla molteplicità delle relazioni queer in via di sviluppo attraverso mondi virtuali e biotecnologie, in quanto fugge alle impostazioni binarie. Scrive: "Quando la forma differenziale del femminismo postcoloniale statunitense è stata distribuita queste differenze non erano opposte l'una l'altra... tutte le posizioni tattiche erano riconosciute." Sandoval continua dicendo che "La manovra differenziale richiesta qui è un trucco della coscienza che attiva un nuovo spazio: un cyberspazio, dove tranculturalità, transgender, transessualità, passi transazionali necessari all’attuarsi degli effettivi stratagemmi in opposizione alla prassi, possono avere inizio." Si possono vedere i mondi virtuali o gli spazi di body hacking come parte di un nuovo spazio di possibilità come descritto da Sandoval.

Sandoval scrive del femminismo cibernetico di Donna Haraway per fornire un aiuto necessario a spiegare la sua metodologia, parlando di "una creatura che vive sia nella 'realtà sociale' sia nella 'finzione' a che si esibisce e parla mediante una 'voce di mezzo' che si forgia nell'amalgama di tecnologia e biologia, un cyborg-poeta." Forse la poesia è la forma più appropriata di lingua da utilizzare per le nuove aperture epistemologiche create dalle nuove forme di relazionalità emergenti in questi nuovi spazi, un linguaggio carico di ambiguità e incertezza. Sandoval collega il femminismo cibernetico con la sua metodologia, che deriva dal femminismo postcoloniale statunitense, e scrive, "queste abilità portano ad una coscienza coalizionale che permette ai suoi praticanti di 'trasporre conoscenze tra differenti, e potenzialmente maggiormente differenziabili, comunità. Queste quindi comprendono i motivi per un diverso tipo di 'oggettività' della scienza in sé... La scienza di Haraway per il ventunesimo secolo è una "interpretazione, una traslazione, una balbuzie e in parte comprensione." Sandoval preme su Haraway un'articolazione utile riguardo alla moltitudine di nuovi generi e sessualità. Sandoval dice che "ciò di cui stiamo parlando è una nuova forma di femminismo  'antirazista', o anche 'antigenere', dove 'non ci sarà posto per le donne', ma solo per 'geometrie di differenze e cruciali contraddizioni per l'identità cibernetica delle donne'". L'obiettivo di Haraway è quello di “aprire la strada a 'soggetti non isomorfi, agenti, territori e storie’ che sono ‘inimmaginabili dal punto di vista del ciclopico, compiaciuto occhio del patriarcato’ e che riconoscano che tutte le innocenti ‘identità’ politiche ed epistemologiche sono impossibili come strategie di osservazione dal punto di vista soggiogato, che rimane "impegnato" nell'attuazione di tutte le sue skill per un ‘mobile posizionamento’, un ‘appassionato distacco’ e... un'’affinità’”.

Divenire un Drago è stato il tentativo di alcune di queste pratiche, partendo dalle esigenze e dai desideri di trasformazione, di tradurre conoscenze da spostare a più comunità come la comunità transgender, della body modification, di Second Life, allo scopo di contribuire a far emergere studi di pratiche di tecnologia trasversale e Scienza degli Oppressi.

Nel libro di Donna Haraway sulla trans-specie e la razionalità interspecie, When Species Meet, afferma che questo libro è "un gioc dove tutti coloro che sono al mondo sono uniti in una intra- e inter-azione." Come per un approccio teorico, si tratta di avvicinare molti concetti, ma anche, di rilevare le interazioni come in un gioco. Allo stesso modo, al momento di proporre studi tecnologici trasversali, Anna Munster scrive "il trasversale può configurarsi come un diagramma piuttosto che una mappa territoriale: le linee direzionali si incrociano, formando intersezioni, unendo i loro impulsi, deformando e riformando l'intero campo nel processo." E' ciò che si è fatto con Divenire un Drago, guardando le linee dei mondi virtuali e delle biotecnologie, cercando le loro intersezioni e combinazioni nel transreale, nella transpecie, nel body hacking e nella prototipizzazione. Si è cercato di creare questo diagramma di modo da considerare l'incertezza della transizione o trasformazione, deformando i campi dell'epistemologia e riformando i campi della possibilità.



Micha Cárdenas