venerdì 30 marzo 2012

Come rispettare una Persona Transgender

Se di recente avete appreso che una persona nella vostra vita è transgender, si potrebbe essere indecisi riguardo alla sua identità o non sapere come comportarsi nei suoi confronti senza offenderla o ferire i suoi sentimenti. Qui "transgender" viene utilizzato come termine per indicare una persona che non si identifica con il genere assegnatogli alla nascita. Ci sono persone transgender in tutto il mondo (Stati Uniti, Messico, India) e in una vasta gamma di culture dei nativi americani (es. Thai). Per queste persone non è sempre semplice spiegare la loro condizione di genere nella società di oggi. Ecco quindi come capire e rispettare chi sfida le vostre idee sul genere o che non rientra agevolmente nella categoria di "maschio" o "femmina".

1. Ringraziateli.
E' molto difficile effettuare un coming out alla gente come transgender. Vuol dire che c'è fiducia nei vostri confronti. Ringraziateli quindi, vorrà dire molto per loro.

2. Rispettate la loro identità di genere.
Pensate loro col genere col quale loro si riferiscono a se stessi. Usate il nome che hanno scelto e i pronomi giusti (a prescindere dal loro aspetto fisico) da ora in poi. Se non siete soli e avete qualche dubbio a riguardo, chiedete per essere sicuri che ci siano momenti in cui non vada fatto.

3. Attenzione al passato.
Quando si parla del passato cercate di non usare frasi come "quando eri del precedente genere" o "nato/a uomo/donna" perché molte persone transgender si sentono come se fossero sempre stati del genere oggetto del coming out, ma che hanno dovuto nasconderlo per svariati motivi. Se avete dubbi chiedete alla persona transgender come preferisce che si parli del suo passato. Se vi trovaste nella conversazione e non avete avuto tempo di chiedere, una soluzione potrebbe essere quella di parlare al passato ma senza fare riferimento al genere, ad esempio con frasi come "L'anno scorso", "Quando eri al liceo". L'italiano è una lingua molto incentrata sul genere ma basta che prima di parlare vi passiate in rassegna quanto desiderate dire, con qualche capriola, spesso utilizzando il plurale, ce la farete. Se si deve fare riferimento alla transizione di genere, quando si parla al passato dite "prima di iniziare la transizione" (se applicabile).

4. Usate un linguaggio appropriato al genere della persona.
Chiedete quali pronomi la persona transgender preferisce le vengano rivolti e ricavatene anche un linguaggio appropriato ad una donna, se si tratta di una transgender, o ad un uomo, se si tratta di un transgender. Se il vostro amico Mario ha fatto un coming out con voi in quanto transgender e desidera essere chiamata Maria, da questo punto in poi non direte più "Questo è il mio amico Mario, lo conosco dai tempi di scuola". Direte invece "Questa è la mia amica Maria, la conosco dai tempi di scuola". Tenete per voi il vostro imbarazzo se ne provate e parlatene a Maria in un secondo momento. Sicuramente se desiderate rimanere amici sarà necessario rivolgersi a lei per come è oggi, non per come è stata, anche se Maria è la stessa persona che conoscevate.

5. Non abbiate paura di fare domande.
Alcune, sicuramente non tutte, persone transgender risponderanno alle vostre domande riguardo identità e genere. Non vi aspettate comunque che la persona transgender sia il vostro unico educatore. Informarvi è una vostra responsabilità. Inoltre siate empatici, se una persona transgender non appare a proprio agio nel rispondere alle vostre domande, inutile insistere. Infine domande su genitali, interventi chirurgici ed ex nome vanno evitate. Chiedete su questi temi solo se avete bisogno di un supporto (se avete anche voi dubbi riguardo al vostro genere) e se la persona in questione vi ha fornito la sua disponibilità a parlarne. Potrebbe essere il caso di parlarne se avete intenzione di avere con la persona transgender rapporti intimi, oppure se siete un medico e avete necessità di informazioni cliniche o ancora per una documentazione giuridica.

6. Rispettate la necessità di privacy della persona transgender.
Non parlate di loro senza espressa autorizzazione. Parlare di sé per una persona transgender è una decisione molto difficile, non presa alla leggera. "Outing" senza loro permesso è tradimento della fiducia e potrebbe compromettere il vostro rapporto con loro. Questo sia per coloro che vivono già a tempo pieno secondo il loro genere corretto, sia per coloro che non hanno ancora effettuato la transizione. Soprattutto per coloro che hanno già effettuato la transizione tenete presente che molti non vogliono mettere al corrente le nuove conoscenze del proprio trascorso perché preferiscono che queste li conoscano solo per il loro genere corretto.

7. Non supponete di conoscere l'esperienza di una persona.
Ci sono molti modi diversi in cui le differenze di identità di genere vengono espresse. L'idea di essere "intrappolate/i in un corpo da uomo/donna", che le trans siano iperfemminili, che i trans siano ipermaschili e che tutte le persone trans cercheranno ormoni e bisturi, sono tutti stereotipi che si possono applicare ad alcune persone e non ad altre. Lasciatevi guidare da ciò che la persona vi racconta della propria situazione e ascoltate senza preconcetti. Non imponete teorie che potete aver imparato e non cercate di associare l'esperienza di altre persone transgender che potreste aver conosciuto o di cui avete sentito parlare. Non date per scontato che esse stiano transizionando a causa di traumi passati o per sfuggire ai loro corpi.

8. Siate a conoscenza della differenza tra identità di genere e sessualità.
Non date per scontato che ci sia una correlazione tra genere e gusti sessuali perché non c'è. Ci sono persone transgender etero, gay, lesbiche, bisessuali, asessuali, pansessuali, etc. Se la persona che effettua con voi il coming out accenna al suo orientamento sessuale con un termine specifico, usatelo anche voi.

9. Comportatevi normalmente.
Mentre può essere piacevole per la persona transgender avere la vostra attenzione, potrebbe non apprezzare che diventi la vostra ossessione. Dopo che vi siate ben informate state attenti a non esagerare. Le persone transgender hanno esattamente la stessa personalità che avevano prima del coming out. Trattateli come chiunque altro.



La condizione di partenza viene definita DIG (Disturbo di Identità di Genere) ma c'è una gran contesa intorno a questa definizione. Non sono in pochi a pensare che la base del problema stia nel rifiuto della società di riconoscere le variazioni di genere presenti in natura. Si tende quindi a patologizzare la comunità transgender anche se va precisato che ciò avviene anche perché, senza la definizione di una patologia, sarebbe difficile per i soggetti interessati accedere al servizio sanitario nazionale per chiederne la cura. Quindi la questione è controversa perché da ciò può derivare l'errata convinzione che essere in transizione sia in sé un disturbo e non una situazione di riadeguamento.

Il termine "transgender" è un aggettivo, non una parola descrittiva, né un sostantivo, né un verbo. Quindi esattamente come sarebbe sgradevole definire qualcuno come "un vecchio", è sgradevole definire qualcuno "un transgender" senza aggiungere "persona", "donna", "uomo" o qualsiasi altro sostantivo adeguato. Molte persone transgender inoltre considerano questo termine oggettificante e deumanizzante. La traduzione italiana crea ulteriore confusione perché è identificata con "transessuale". La transizione dei transgender non riguarda il sesso, insito in ogni particella di DNA di un corpo umano e da considerarsi immutabile, ma il genere sessuale, cioè il modo in cui una persona si percepisce nella sfera di composizione di maschile/femminile o al di la di essa e nel modo in cui desidera essere percepita dagli altri. Eppure non si sente mai parlare di "transgenere" anche se questa sarebbe la giusta traduzione, come mai? Siccome la lingua di un popolo ne rappresenta la cultura, dobbiamo concludere che ci sia una scarsa cultura riguardo alla transizione di genere.

Non bisogna pensare che ci sia un modo "giusto" per effettuare un percorso di transizione (ad esempio che per essere "davvero" transgender ci sia bisogno di avere certe caratteristiche o operarsi ai genitali). Il modo di vivere questo percorso è del tutto personale e legittimo comunque venga fatto. Alcuni credono che la "cura" principale da concedersi riguardi l'aspetto fisico (con interventi chirurgici e/o ormoni) adeguando il proprio aspetto alla propria identità di genere mentale. Quindi si identifica il problema col corpo e non con la mente. Altre persone identificano il problema a livello sociale, per una società cioè che limita la propria consapevolezza a uomini e donne invece di accettare una più ampia varietà di espressione.

Se vi capitasse di sbagliare e usare un inappropriato "lei" o "lui", non scusatevi troppo, basta far seguire il termine sbagliato con quello corretto e proseguire con quanto si stava dicendo.

Fate molta attenzione quando si parla di identità transgender come di una "scelta". La disforia di genere non è sicuramente una scelta per sua stessa definizione. Alcune persone transgender descrivono la loro identità come una scelta, altre no. Trovate il modo di rispettare l'identità personale anche quando questa persona non ve lo chiede esplicitamente. Evitate l'uso di modi di dire come "reale" o "normale" ragazza/ragazzo. Quello che rende un uomo o una donna "reali" o "veri" è solo il modo in cui si identificano non il modo in cui sono sperimentati dagli altri o classificati in base al proprio aspetto. Un uomo transgender non è meno uomo di un uomo cisgender, una donna transgender non è meno donna di una donna cisgender.

Mai dire ad una persona transgender che la gente non la comprende o non la ama a causa della sua identità transgender. Può fare molto male e non è vero. Molte, la maggior parte, sono comprese, accettate ed amate. Anche se avete obiezioni morali da fare all'identità transgender, ciò non vi autorizza alla mancanza di rispetto o a metterle volontariamente in imbarazzo. Essere messi in imbarazzo o umiliati pubblicamente non farebbe bene neanche a voi e ciò potrebbe rivelarsi pericoloso per la persona transgender.

Evitate l'uso di termini transfobici come "trans" o "shemale". Si tratta di termini oppressivi, oggettificanti e disumanizzanti.

L'"intersessualità" è un termine generico utilizzato per una varietà di condizioni per le quali una persona nasce con una riproduttività/anatomia sessuale che non sembra soddisfare le definizioni tipiche di maschio/femmina. Alcune persone transgender sono intersessuali, ma collassare le due definizioni in una è riduttivo.



Versione riadattata di testi provenienti da http://m.wikihow.com/Main-Page

Nessun commento:

Posta un commento