lunedì 5 marzo 2012

La via spirituale del Top

Ci sono un sacco di buone recenti discussioni nella comunità SM/Leather riguardo l'intensità spirituale sperimentata nell'atto del sottomettersi. E' sorta anche una ricerca che collega l'SM con pratiche sciamaniche, quali la Danza del Sole o la cerimonia degli Hindu Kavandi, e altre antiche tradizioni che sono volte a provocare stati alterati di coscienza meditativa.

C'è stata anche una piccola discussione condotta a voce che ha visto la "spiritualizzazione" dell'SM come motivo di legittimazione sociale, e una capitolazione di fronte ai costumi antisessuali della più ampia società, un modo per darci una "scusa" per fare qualcosa che ne prescindesse. Anche se non sono necessariamente d'accordo, posso vedere il pericolo insito nel provare ad enfatizzare gli elementi più accettabili della "new age" rispetto a quelli maggiormente inaccettabili dal punto di vista sociale, cioé il sesso, l'oscuro, l'annullamento e la paura. Questi elementi sono parte integrante di quanto siamo e tutti i flogger colorati di plastica e i tatuaggi melanesiani non lo nasconderanno agli osservatori esterni. Questi elementi però potrebbero nascondere il nostro reale percorso se non stiamo attenti.

Ritengo che dovremmo iniziare con l'ammettere che ci sono solo due motivi per cui qualcuno fa SM, sesso e catarsi. Entrambi buoni e meritevoli di rispetto. Non c'è proprio nulla di sbagliato nello scegliere uno o l'altro. Farlo per catarsi non è qualcosa che si può gestire ogni notte e in ogni occasione. Vi stanchereste emotivamente nell'arco di una settimana e vi brucereste. E' qualcosa da concedersi di tanto in tanto, come i vestiti della domenica di mia nonna. Ed è speciale.

Ma leggendo le descrizioni "spirituali" dell'SM noterete che sono affrontate sempre partendo dal punto di vista del bottom (forse perché è sicuramente materia SM più pornografica). Perché? Dov'è finita la discussione su cosa sia "realmente" accaduto al bottom durante la sua esperienza e di cosa il Top dovrebbe essere in determinate circostanze? Un impersonale avatar del destino? Un tecnico che assiste umilmente il bottom nella realizzazione delle sue fisiche ed endorfiniche capriole? Perché sembrano essere tutti riluttanti a parlare di questo argomento? Quando incontro altri Top e chiedo come un bottom può aiutarci a raggiungere la catarsi, e ciò che si sente durante essa, ricevo un sacco di occhiatacce. Se è così difficile parlarne deve essere qualcosa di terribilmente potente. Qualcosa in grado di lacerare il tessuto della nostra realtà. Se si ottengono esperienze dagli altri in una discussione sulla spiritualità del Top, generalmente si ottiene un suggerimento su una possibile strada per la soluzione del dilemma, quella di switchare periodicamente al fine di ottenere un'esperienza catartica. Grande opzione se sei uno switch. Se, invece, la sottomissione non fa per voi, questa opzione non è in effetti un'opzione. Nella mia zona non solo switchare è accettabile ma sembra che la maggior parte dei praticanti switchino in un modo o nell'altro. (Addirittura c'è chi ritiene che gli switch siano più "evoluti" rispetto ai Top polarizzati e ai bottom). Quindi nel porre l'attenzione sul processo catartico del Top si viene principalmente invitati a switchare dato che il percorso dello sciamano è un modo per entrare in contratto con una "reale" trasformazione.

Alcuni praticanti faranno anche vaghi riferimenti da Top e vi inviteranno a "percorrere il vostro percorso da bottom guidati da loro". Le domande più pressanti in questi casi sono: in cosa dovrei trasformarmi? Come un bottom riesce a fare questo e dove potrebbero aver imparato a farlo? Discussioni su "come fare SM" riguardano principalmente le tecniche che il Top può utilizzare sul bottom. Si presume che non ci sia bisogno di saper fare alcunché per essere bottom e che "vivere" da bottom più o meno significhi essere in grado di assorbire un sacco di dolore, inginocchiarsi quando viene ordinato e magari avere una buona testa. Nessuno prende da parte un bottom per discutere su come trasformare la scena per il Top.

La Scena è un luogo dove i mostri interni sono onorati. Ciò non significa che sono autorizzati a prendere il sopravvento, ma essi vengono in ogni caso riconosciuti, rispettati e offerte vi vengono rivolte. Un mostro di un bottom potrebbe essere quello che vuole lasciare che sia qualcun altro a prendere le decisioni, che vuole essere piccolo e protetto e strisciare sul pavimento ai piedi di un potere superiore. I mostri dei Top sono più rivolti ai feticci rispetto a quelli dei bottom, archetipizzati rigidamente ed eccessivamente inumani per essere imitati senza arduo sforzo da Top di carne e sangue.

Così i feticismi del Top non possono essere ottenuti qui ma in un misterioso "là" che nessuno sembra essere in grado di mappare, ma che sicuramente avete riconosciuto se ci siete mai stati.

Che cosa il bottom può fare per il Top? La risposta è terrificante. Essi non devono rispettare i mostri interiori del Top, ma deificarli, vederli come delle divinità che devono servire in qualità di sciamani. C'era qualcuno la fuori che si dimenava a disagio nell'affermare ciò? Nessuno ne parla. Ma è la realtà. Il cammino spirituale del Top è quello di diventare, in un tempo fuori dal tempo, in uno spazio fuori dallo spazio, una divinità. Come avviene ciò?

Il primo passo appartiene al Top ed è preparatorio. Prima di tutto bisogna convincersi che si merita di essere un dio, anche solo per un'ora. Che ne sei degno. Alcune tradizioni magiche, ad esempio le religioni africane Yoruba o alcune tradizioni pagane europee, insegnano come sentirsi "guidati" da divinità tradizionali. E' un processo consensuale, anche se raramente si arriva a scegliere da chi essere presi, più di frequente si viene scelti.

Se questo genere di cose non vi appartiene, va bene: è un raro e difficile stato di alterazione. Un percorso più facile e accessibile è semplicemente quello di divinizzare se stessi. Non cercare di diventare Atena o Ade o Thor. Stai cercando di immaginarti come se tu, proprio tu, sia una divinità. Perché pensi gli antichi bardi cantino cose come "Io sono un cervo ruggente. Io sono un falco su una scogliera!" e così via? Trova il titolo adatto a te: Mistress di Disciplina, Datore di Dolore e Misericordia, Master dell'Ordalia o qualsiasi altra cosa sia tua personale.

I passi successivi sono cose che il Top non può fare da solo ed è questo il punto dolente su cui molti Top preferiscono tacere. Siamo incoraggiati da molti bottom e dalla cultura in generale, a non mostrare mai la nostra vulnerabilità, quindi dichiarare le proprie necessità mostra ciò che potrebbe essere percepito come un punto debole. Tuttavia se non si indicano le proprie necessità, come possono esse essere soddisfatte? E' anche un po' imbarazzante ammettere quanto possiamo dipendere dal bottom nel modo in cui ci definiamo e percepiamo. "Noi bottom abbiamo una definizione di noi stessi basata su ciò che il Top dice di noi in una scena", ha detto un mio amico una volta. "Se tu mi chiamassi troia, io probabilmente lo diventerei". I bottom definiscono i Top nello stesso modo. Il bottom collabora attivamente con voi nella percezione del mondo quando è coinvolto in atti che riguardano l'intimità SM. Un Top può diventare un dio solo se i suoi bottom lo adorano come il dio che è.

Notate, "come il dio che è", non come il bottom preferisce vederlo o come lo stereotipo che fluttua nella mente del bottom. L'oggettificazione del Top è indubbiamente un sabotaggio al cammino verso la trascendenza. Non che non sia divertente essere oggettificato di tanto in tanto, ma se lo scopo del Top è quello di essere deificato, egli deve essere visto dal bottom da una certa distanza. Ciò richiede che il Top si dispieghi e si apra a sufficienza per mostrare la realtà di qualcosa che è in fondo al suo stesso modo di essere, gesto che molti reputano essere molto difficile da compiere. Il bottom deve essere presente, davvero presente e reattivo, durante la parte della scena strutturata come percorso del Top. (Questo richiede che alcune parti della scena in cui il bottom viaggia per conto suo, o immerso nella sua trascendenza endorfinica, debbano essere effettuate prima o in seguito). Il bottom deve dichiarare chiaramente al Top di quanto lo veda come elemento superiore a se stesso, deve omaggiare il mostro del Top e trovare quella creatura unica degna di adorazione.

Con adorazione non intendo dire sbavare intorno a parti anatomiche. Intendo l'atto di andare oltre se stesso e disporsi per quel momento alla volontà del proprio Dio. Intendo sacrificio, offrirsi alla divinità. Si può richiedere al bottom di sopportare le cose che non gli piacciono, o che gli risultano difficili, perché qualcosa di facile da donare non è un sacrificio. Il dono più grande che si può fare ad un Top è la lotta che il bottom ingaggia con se stesso nei confronti di qualche limite. A noi Top piace spingere i nostri propri limiti oltre, e tali limiti spesso ruotano intorno a concetti di bramosia e consensualità, il consentire al bottom di confrontarsi con sé stesso. E' allettante giocare col proprio self-control, in sella al pericolo, esaltante. E' come volare in una tempesta o fare surf in uno tsunami e produce una chimica tutta sua (data dall'adrenalina? Chi lo sa?). Per raggiungerla abbiamo bisogno di bottom che siano in grado di andare oltre i propri limiti, perché non possiamo colpire i nostri se il bottom non ha valicato i suoi per primo.

Anche un Top relativamente empatico potrebbe non esprimere mai questo bisogno, il fatto cioé che necessita di cure, perché è qualcosa di difficile da chiedere a qualcuno. Be', si dice, il gatto non è nel sacco. Nessuno ha detto che sarebbe stato facile.

Il percorso del Top è ancora più dipendente dal contesto di quello del sub. Non che i bottom non abbiano bisogno di stati d'animo e contesto, ma a causa della fatica dovuta alla stimolazione fisica che interviene in una scena, è possibile per un masochista arrivare 'là' solo cavalcando le sensazioni, assumendo naturalmente di avere a disposizione un Top con le richieste abilità. Non è così facile per il ruolo opposto. I Top dovrebbero imparare ad essere onesti circa il contesto di cui hanno bisogno e quale tipo di teatro li faciliti. Un buon Top impara ad essere attento agli indizi lanciati dal corpo, percependo come sta procedendo la situazione prima ancora che intervenga la safe word. Ciò è necessario per la salvaguardia fisica del bottom, naturalmente. A mio parere però veramente pochi bottom si sono impegnati nella "lettura" dei loro Top, né elaborato un sistema di risposte a verificare, senza rompere il contesto, se ci sia qualche bisogno del Top per una qualsiasi ragione.

Trovo anche che i Top possano avere fame di contatto fisico durante la scena ma spesso, per paura di apparire vulnerabili, oppure per tenere sottocontrollo i mille aspetti tecnici (fruste, corde, stato del sub, ecc.), essi si allontanano dal percorso naturale persi in mille pensieri distraenti. Un bottom può ricordare ciò e tenerlo a cuore: quando pregate di essere toccati e vi viene concesso, non siete solo voi a beneficiarne.

Il bottom ha bisogno di splittare la sua coscienza per farlo correttamente. Il cervello di sinistra deve essere consapevole di parole di sicurezza, la cessione del consenso e conoscenza dei limiti. Il cervello di destra ha bisogno invece di entrare in uno statop in cui ciò che è più importante è che il loro consenso è irrilevante. Obbediscono al loro Dio non perché abbiano scelto di farlo, ma perché fare altrimenti sarebbe impensabile, inconcepibile, è la cosa più naturale del mondo farlo. Essi devono essere sprofondati in uno stato ma in grado in ogni momento di saltare dentro l'altro all'occorrenza. Una cosa difficile, di sicuro, e di nuovo, i Top possono trovare difficoltà ad articolarlo come bisogno.

Un paradigma di questo stato può essere visto nella metodologia del culto politeista moderno. Quando ci inginocchiamo davanti ai nostri altari per invocare una divinità, si può credere o meno che essa esista. Possiamo dire a noi stessi che è semplicemente un archetipo. Eppure abbiamo imparato che preghiamo con una maggiore enfasi mantenendo lo scetticismo lontano dalla nostra mente in quel frangente. Cerchiamo sempre di essere razionali ma sotto sotto siamo come bambini, a bocca aperta, dinanzi alle meraviglie dell'universo. Se non si sospende la nostra incredulità in una certa misura e solo temporaneamente, l'enfasi, o qualsiasi altra cosa stiamo chiedendo, semplicemente non arriverà mai.

Lo stesso tipo di atteggiamento deve essere praticato dal bottom che intende aiutare un Top a raggiungere una catarsi sessuale invece che a discendere verso il sesso. Le vostre azioni, l'energia e soprattutto il vostro corpo devono riflettere una resa totale, dovete essere senza difese dinanzi al vostro amato Dio. Allo stesso tempo una parte di voi deve essere consapevole di mantenere i vostri limiti al sicuro. I Top devono convincersi che i propri bisogni sono sacri, santi. I bisogni vi alimentano. Avete necessità di alimentarvi di voi stessi. Parlate di questo, e poi, ad alta voce, aggiungete solo "ho parlato" come se aveste appena creato la terra e tutto ciò che contiene. Sarà il primo passo di un oscuro percorso di gloria. E forse se tutti noi insieme cominciassimo a parlare di questo percorso, potremo essere in grado di vedere la nostra via d'uscita dal punto in cui siamo. Non si sa mai.

Based on R. Kaldera article

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