giovedì 8 marzo 2012

Dolore ed Estasi: dalla Sofferenza al Sacrificio all'Esaltazione



Susan Sontag in un suo libro, Regarding the Pain of Others (2003), affronta la sfida morale di presentare alcune fotografie di guerra e delle sue atrocità. Pone molte domande interessanti riguardo "l'iconografia della sofferenza", come ad esempio "Cosa significa protestare contro la sofferenza e come riconoscerla?". Ma Sontag guida l'argomento in altra direzione, dando il seguente commento riguardo alla fotografia dell'uomo cinese riprodotta nel suo libro:

Un grande toerico dell'erotismo, Georges Bataille, teneva una fotografia scattata in Cina nel 1910 sulla sua scrivania, dove poteva guardarla tutti i giorni, il soggetto era un prigioniero sottoposto a "morte con cento tagli". (Da quando divenne famoso l'ha riprodotta in tutti i suoi ultimi libri pubblicati durante la sua vita, come Les Armes d’Eros, nel 1961). "Questa fotografia," scrive Bataille, "ha avuto un ruolo decisivo nella mia vita. Non ho mai smesso di osservare questa immagine di dolore, allo stesso tempo estatica e intollerabile"). Contemplare questa immagine, secondo Bataille, è allo stesso tempo una mortificazione dei sentimenti e una liberazione dai tabù erotici della conoscenza, un concetto complesso che molte persone devono trovare difficile da considerare. Per la maggior parte delle persone questa immagine è semplicemente intollerabile: la vittima senza braccia di cui già diversi coltelli si sono occupati, in procinto di essere scuoiata, una fotografia, non un dipinto, un Marsia reale, non un mito, ancora vivo nell'immagine, con lo sguardo rivolto verso l'alto, con un volto estatico simile a quello di un San Sebastiano dell'Italia rinascimentale. Come oggetti di contemplazione, le immagini atroci rispondono a diverse esigenze. Temprare sé stessi contro la debolezza. Rendere se stessi più insensibili. Confermare l'esistenza dell'atrocità.

Bataille non sta dicendo che egli trae piacere dalla vista di questa esecuzione. Sta dicendo che egli può immaginare l'estrema sofferenza come una sorta di trasfigurazione. E' una visione della sofferenza, del dolore degli altri, che affonda le sue radici nel pensiero religioso, che collega il dolore al sacrificio, il sacrificio all'esaltazione, una visione che non potrebbe essere più estranea alla sensibilità moderna, che considera la sofferenza come qualcosa di sbagliato, un incidente, un crimine. Qualcosa da fermare. Qualcosa da rifiutare. Qualcosa dinanzi a cui sentirsi impotenti (Sontag).


Un'immagine di un uomo che viene scuoiato vivo è abbastanza inquietante. Sontag fa riferimento a Marsia, classica immagina di Tiziano. Marsia, il suonatore di flauto che si impegnò in una gara musicale con Apollo, e perdendo, venne scuoiato vivo dal dio. Dopo aver vinto la gara, Apollo scuoia vivo lo sfortunato musicista Marsia appeso ad un alto pino o lascia che sia il suo servitore Scizia a farlo. E mentre la sua pelle viene tirata via dalla superficie del suo corpo che è una sola grande ferita, Marsia si lamenta: "Perché mi strappi da me stesso? Oh, mi pento! Oh, un flauto non merita questo prezzo!" (Ovidio, Metamorfosi). Si narra allora che il dio si pentì, si sentì addolorato per la sua orribile azione e ruppe le quattro corde della lira che aveva scoperto. Marsia quindi funge da esempio di quanto possa essere sconvolgente assistere alla scena di qualcuno che venga scuoiato vivo. Ma Marsia non sperimenta l'estasi. Le immagini di Marsia mostrano solo un uomo in preda ad un dolore orribile.

Sontag ritornando all'immagine dell'uomo cinese spiega che è sconvolgente perché confuta l'opposizione moderna del dolore e del piacere. Prova fotograficamente la compatibilità tra estremo dolore ed esaltazione estatica. Abbiamo cercato di dare spiegazioni all'immagine. Bataille ci viene incontro con la seguente didascalia.

Questi scatti sono stati pubblicati da Dumas e Carpeaux che sostengono di aver assistito alla tortura il 10 aprile 1905. Il 25 marzo 1905 lo "Cheng-Pao" pubblica questo decreto: "Il principe mongolo chiede che Fou-Tchou-Li, colpevole dell'omicidio del principe Ao-Han-Ouan, venga bruciato vivo, ma l'imperatore, trovando troppo crudele questa tortura, condanna Fou-Tchou-Li a morte per Lung-Tch'e (taglio in pezzi). Che ciò venga rispettato!" Questa tortura risale alla dinastia Manchu (1644-1911). (Bataille)

Bataille spiega nel suo testo che ritiene ciò sia "l'immagine più angosciante del mondo a noi accessibile mai catturata su pellicola". Ma l'angoscia non è la sola sensazione evocata da questa fotografia.

Quello che ho visto all'improvviso, e ciò che mi ha imprigionato nell'angoscia, ma allo stesso tempo mi ha liberato da essa, è l'identità di questi contrari perfetti, estasi divina e il suo opposto, gli orrori della religione basano se stesse sul sacrificio. Ma solo una interminabile deviazione ci permette di cogliere l'istante in cui i contrari sono visibilmente congiunti, in cui l'orrore religioso evoluto in sacrificio si collega all'abisso dell'erotismo, alle ultime tremanti lacrime che solo l'erotismo può illuminare. (Bataille)

Il primario scopo di Bataille nel suo libro è quello di collegare la "piccola morte" data dall'erotismo alla "morte divina". Ma non dobbiamo farci distrarre in questo momento dall'erotismo quanto esplorare "l'identità di questi contrari perfetti".

Come citato da Sontag, la visione moderna prevede che il dolore e il piacere siano diametralmente opposti uno all'altro. Uno esclude l'altro. Jeremy Bentham ha fondato le moderne teorie etiche dell'utilitarismo proprio su questo calcolo edonistico. L'utilitarismo calcola il valore etico di un’azione come somma del piacere apportato tolta la sofferenza prodotta. Questa teoria prevede che qualcosa possa essere sia piacevole che doloroso. Ma la possibilità che qualcosa possa essere piacevole perché dolorosa getta la teoria nel caos. Successivi filosofi moderni hanno messo in discussione il calcolo di Bentham. Ad esempio, John Stuart Mill ha ipotizzato che alcuni piaceri sono alti, o qualitativamente migliori, di altri, ma non ha contestato l'opposizione tra piacere e dolore. Il tema è rintracciabile nella poesia moderna, la prima strofa della poesia di Emily Dickinson "125" è la seguente:

Per ogni estatico istante
Noi dobbiamo pagare un'angoscia
In pungente e tremante rapporto
Per l'estasi.

La visione moderna bilancia razionalmente dolore e piacere in termini di valori etici e di cosa è meritato. Per capire la reazione all'estatica foto dell'uomo cinese torturato, bisogna guardare al di là di questa visione.

Questa fotografia non mostra in realtà l'esperienza simultanea di dolore e piacere. Essa mostra dolore ed estasi. Il dizionario oxfordiano inglese così definisce l'estasi: "stato dell'essere 'oltre se stessi' in frenesia o torpore, con ansia, stupore, paura o passione". Così appare chiaro di come l'estasi possa essere prodotta da esperienze spiacevoli.  Come ulteriormente spiegato "I classici sensi di [parola greca per ecstasy] sono 'insanità' e 'smarrimento'”, ma in un greco successivo l'etimologia riceve una ulteriore applicazione, vale a dire "il ritiro dell'anima dal corpo, trance mistica o profetica", di conseguenza da scrittori successivi il termine è utilizzato per indicare trance, in generale. Entrambe i sensi, classico e post-classico, sono arrivati alle lingue moderne, e l'uso attuale sembra essere un misto dei due. Così l'estasi comprende lo "stato di rapimento in cui il corpo si suppone incapace di provare sensazioni, mentre l'anima è impegnata nella contemplazione del divino". L'uomo cinese in effetti appare come se fosse impegnato nella contemplazione del divino.

Per aiutare la comprensione di come il dolore sia compatibile con l'estasi, Sontag ci riferisce dell'estasi dei martiri quali San Sebastiano. San Sebastiano fu uno dei primi cristiani reso popolare dalla pittura del rinascimento e si ritiene sia stato martirizzato durante le persecuzioni ai cristiani operate dai romani sotto l'imperatore Diocleziano. Quando si scoprì che lui era cristiano e che aveva convertito molti soldati, si ordinò che Sebastiano fosse ucciso con delle frecce. Gli arcieri lo diedero per morto, ma una vedova cristiana lo accudì fino a riportarlo in salute. Dopodiché lui si presentò davanti a Diocleziano che lo condannò a morte per battitura. La morte da martire lo conduce a Dio. Questo è sufficiente per considerare questo tipo di morte come estatica. Il dolore subito viene considerato come una purificazione dai peccati e, in tal modo, contribuisce ulteriormente all'estasi.

L'esempio di San Sebastiano ci aiuta a capire il dolore come percorso verso l'estasi. Ma quest'uomo cinese non era noto per essere un martire in senso religioso tradizionale, quindi bisogna cercare un collegamento più ampio tra il dolore e l'estasi. Quest'uomo che ha assassinato un principe può probabilmente essere visto come parte di una rivolta popolare e quindi come un martire politico. Anche se ciò fosse vero, si deve ancora identificare il percorso che dal dolore porta all'estasi ma dal punto di vista psicologico piuttosto che unicamente spirituale. Sontag ci da un suggerimento a tal proposito: dal dolore al sacrificio all'esaltazione. Il dolore è sofferto per amore di un altro. Lo scopo del dolore è all'esterno del sofferente. E l'esperienza del dolore per questo scopo spinge letteralmente il sofferente fuori di sé, verso l’estasi. Questa visione del dolore della sofferenza "affonda le sue radici nel pensiero religioso", ma non richiede che il senso del sacrificio sia strettamente religioso.

Un esempio non religioso che prevede dolore ed estasi è il programma Parto Estatico del Regno Unico. Il Parto Estatico è un sistema nato per aiutare le donne a partorire coscienziosamente, facilmente e senza l'intervento medico. "Noi possiamo dare la nostra devozione al dolore e alla lotta, espandere e dare alla luce in nostri bambini, i nostri progetti e le nostre vite in estasi". Questo programma è simile ad altri programmi di nascita naturale di altri paesi, quali gli Stati Uniti, che si concentrano sul rilassamento attraverso la respirazione e la visualizzazione per evitare i farmaci per il dolore e altri interventi medici. Anche se lo scopo principale di questi programmi è quello di evitare ospedali e farmaci, ci si basa sull'uso del dolore delle contrazioni uterine come energia che possa promuovere la beatitudine. Ciò dovrebbe produrre un bambino sano e felice.

Quello che non è moderno riguardo a questa foto dell'uomo cinese, e che fa rabbrividire lo spettatore, è la sua immagine di "estrema sofferenza come una sorta di trasfigurazione". Questo semplicemente non viene preso in considerazione in una visione del mondo laica e scientifica. In questo mondo, il piacere è buono, il dolore è cattivo. La nozione che il dolore e il piacere si possano ripiegare uno sull'altro in modo più complesso, è assente. I modi in cui il dolore e il piacere possono annientare il sé e liberare l'Io dai confini dell'ego non sono considerati. Una eccezione a questa regola sta in un'intrigante studio che ha dimostrato che stimoli termici nocivi producono l'attivazione del circuito putativo di ricompensa, oltre che del classico circuito del dolore (Becerra, Breiter, Wise, Gonzales, e Borsook, 2001). Gli autori concludono che i loro dati "supportano la nozione secondo cui potrebbe esserci un sistema neurale condiviso per la valutazione di stimoli repulsivi e gratificanti". Anche se questo risultato fornisce un possibile meccanismo fisiologico per l'estasi dei martiti, non lo rende meno sconcertante.

Qui torniamo all'erotismo che era la preoccupazione principale di Bataille. Egli considera l'erotismo una "piccola morte" proprio perché i confini del sé vengono superati durante il climax sessuale e le disposizione dell'ego razionale sono spesso ignorate in quel frangente. Abbiamo respinto il perseguimento dell'estasi sessuale attraverso il dolore, cioè il masochismo, come una perversione che non ha nulla da insegnarci. Ma per Bataille, questo era solo un esempio di liberazione attraverso una resa, una paradossale ma universale caratteristica della psiche umana.

Così, guardate questa immagine disturbante dell'uomo cinese e osservate come vi fa sentire. Traete le vostre conclusioni.










References
Bataille, G. (1989). The tears of eros (P. Connor, Trans.). San Franciso: City Lights Books. (Original work published in 1961).

Bercerra, L., Breiter, H.C., Wise, R., Gonzales, R.G., & Borsook, D. (2001). Reward circuitry activation by noxious thermal stimuli. Neuron, 32, 927–946.

Benneceur, P. (2004). Ecstatic birth. Retrieved October 13, 2004, from http://www.re-birth.uk.com

Encyclopedia Britannica Online. (2004). Saint Sebastian. Retrieved October 13, 2004, from http://www.eb.com

Gaskin, I. (2002). Spiritual midwifery (4th ed.). Summertown, TN. Book Publishing Co.

OED Online. (2004). Ectasy. Retrieved September 22, 2004, from http://www.oed.com

Sontag, S. (2003). Regarding the pain of others (pp. 98–99, 204, 205). New York: Farrar, Straus & Giroux.

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